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Viaje gastronómico: Con pane e vino si fa il cammino

Viaje gastronómico: Con pane e vino si fa il cammino
miércoles 22 de octubre de 2014, 11:21h

Un singolare viaggio fra storia usanze, profumi e sapori della cucina regionale spagnola. Diceva il poeta di Granada  Federico García Lorca, che per capire un popolo occorre, prima di tutto,  assaggiare i suoi prodotti tipici: un piatto, una zuppa, un dolce... E il gastronomo nonché filosofo del gusto Brillat-Savarin, affermava che la vera natura di un popolo si conosce a tavola. 

D’altronde quando si viaggia, oltre ai monumenti e il paesaggio dei luoghi visitati, nella nostra memoria rimangono impressi i cibi che abbiamo assaggiato. Perciò è fondamentale conoscere il territorio spagnolo, le sue usanze, la sua storia, le sue tradizioni, attraverso la sua gastronomia, le sue cucine che, non sono, come la maggior parte dei visitatori stranieri pensano, soltanto la paella, latortilla de patatas  e le tapas, bensì, e soprattutto, una ricchissima serie di piatti e alimenti  variatissimi che cambiano in ogni paese di ogni regione. In questo corso si visiteranno città, montagne, laghi, mari, paesaggi, monumenti, opere d’arte, seguendo i golosi cammini tracciati nei secoli dalla cucina e dai prodotti tipici. Perché ogni paese, ogni città, ogni provincia della Spagna, nasconde tesori gastronomici che la maggior parte dei visitatori ignorano e che rappresentano frammenti della sua storia e della sua cultura. Come, ad esempio, l’olio d’oliva di Jaén; il prosciutto iberico di Jabugo o dei campi dell’Estremadura; i frutti di mare dei fiordi della Galizia; il baccalà di Bilbao; la paella di  Valencia;  il pa amb tomàquet (le bruschette al pomodoro) di  Barcelona; le papas arrugás con mojo picón (patate bollite con salsa piccante) delle Isole Canarie; il salmorejo (una sorta di zuppa fredda di pomodoro e pane) di Cordoba; il pimentón (la paprica) di La Vera della Estremadura;  li squisiti  sobaos pasiegos (dolci a base di burro) della Montagna Cantabra; le ensaimadas (brioches) di Mallorca, la fabada (stufato di fagioli) delle Asturie; oppure i saporiti  pesci del Mar Menor di Mursia, già famosi ai  tempi dei  fenici. E le citazioni possono diventare infinite. E neanche mancheranno altre lezioni sui piatti e prodotti tipici delle feste: Natale,  Settimana Santa, Carnevale, feste dei santi patroni, ecc. Oppure sui dolci delle monache che tuttora si  preparano nei  numerosi conventi di clausura in tutto il Paese. Ma si parlerà anche delle nuove tendenze culinarie, come la cucina creativa di alcuni  maestri che hanno rivoluzionato il mondo della gastronomia: Ferran Adrià, Juan Mari Arzak, Karlos Arguiñano, Carme Ruscalleda, Paco Roncero, e molti altri.

Da un livello B1

190 € (20 ore di lezione) 

Venerdì, dalle ore 18.00 alle 20.00

Dal 1 febbraio al 12 aprile (codice: 287

Docente: Marina Cepeda Fuentes www.marinacepedafuentes.com

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