L'iniziativa, organizzata a settant'anni esatti dalla rivolta di rom e sinti, il 16 maggio 1944, nel campo di concentramento di Auschwitz, ripercorrerà le memorie viaggianti e le radici culturali del popolo rom, risalendo fino alle sue antichissime origini indiane. Un’occasione di incontro e conoscenza del multiforme universo rom.
Una storia millenaria e un patrimonio culturale che, tra migrazioni, contaminazioni, prestiti e assimilazioni forzate, hanno contribuito a disegnare il volto multicentrico e multietnico dell’Europa, dai Balcani alla Penisola iberica.
Le tracce della storia, della lingua e della cultura rom, affidate al circuito dell’oralità, tramandate attraverso la musica e il canto, conservate nelle memorie viaggianti del popolo senza patria saranno oggetto delle testimonianze storiche, umane e artistiche che animeranno la serata.
All’interno dell’iniziativa è prevista una piccola esposizione dei taccuini di disegni e diari illustrati di Rebecca Covaciu, giovanissima pittrice rom, originaria di Arad, vincitrice del premio Unicef 2008.
Interverranno il presidente dell’Associazione 21 luglio Carlo Stasolla, il direttore dell’Instituto Cervantes di Roma Sergio Rodríguez López-Ros, la videomaker Dolores Barbetta, l’artista Rebecca Covaciu, l’attore e regista della compagnia teatrale macedone Theatre Roma Amet Jasar, oltre agli artisti Laura Verga e Ion Stanescu (già violinista della Stage Orchestra di Moni Ovadia), protagonisti di un reading con accompagnamento musicale.